Friday, July 16, 2010

Protest to court in Florence about the condition of house arrest for anti-Fascists now !


To the Judge Di Giorgio
Of the Court of Review of Florence


Fax number: 0039 (0)55 2478799

Sir,
I write you for expressing the deep indignation I feel as regard the modern political confinement and the conditions of half-house arrests to which the Tuscan Anti-fascists under inquiry in the proceedings framed upon 11th October at Pistoia by head of police administration Manzo, by the DIGOS and by the Public Prosecutor Boccia, with the aid of the “Third Millennium Fascists” of Casa Pound are subjected.

These restrictive measures, as the whole proceedings, are not legal, are anti-democratic and undermine the roots of the principles founding Italian Constitution, fruit of the Partisan resistance. On 1st April, the Court of Cassation itself declared groundless the charge of “devastation and plunder”, upon which the whole proceeding is based and by which they try to justify the heavy restrictive measures carried out for nearly a year by now against the Anti-Fascists under inquiry. That is why I wish that on 21st July you will side against the one who wants to throw what is left of political rights and freedom in Italy in the waste paper basket. As a matter of fact, this is the main issue in the ongoing proceedings and so it will be also in the hearing that will be held on 21st July at the Court of Review of Florence.
Best greetings,


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Versione italiana

All’attenzione del giudice Di Giorgio
del Tribunale del Riesame di Firenze

Fax: : 0039 (0)55 2478799

Signor giudice,
le scrivo per esprimere il profondo sdegno che provo in merito al moderno confino e alla condizione di semi-arresti domiciliari a cui sono sottoposti gli antifascisti toscani inquisiti nel procedimento orchestrato l’11 ottobre a Pistoia dal questore Manzo, dalla DIGOS e dal PM Boccia, con la complicità dei “fascisti del terzo millennio” di Casa Pound.
Queste misure restrittive, come l’insieme del procedimento, sono illegali, anti-democratiche e minano alla base i principi fondanti della Costituzione italiana, frutto della Resistenza Partigiana. La stessa Corte di Cassazione il 1 aprile ha dichiarato infondata l’accusa di “devastazione e saccheggio” su cui poggia tutto il procedimento e con cui si cercano di giustificare le pesanti misure restrittive attuate da quasi un anno ormai nei confronti degli antifascisti inquisiti. Mi auguro, pertanto, che il 21 luglio lei si schiererà contro chi vuole fare carta straccia di quel che resta dei diritti politici e delle libertà in Italia. Questa è infatti la questione centrale nel procedimento in corso e lo sarà anche per quanto riguarda l’udienza che il 21 luglio si terrà nel Tribunale del Riesame di Firenze.
Distinti saluti


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